Vogliamo non perdere un’occasione. La stessa percezione del momento attuale come preoccupante, o di crisi, per l’impegno educativo, vogliamo che si trasformi in un’occasione di crescita. (Cinque pani e due pesci. Lettera pastorale per l’anno 2010-2011, Gianfranco Agostino Gardin, vescovo di Treviso, p.56)

“…siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari”. (Paolo ai Tessalonicesi 2)

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Relatore: Prof. Federico Mucelli, psicopedagogista e insegnante all’Università di Trieste

1. Parlare di educazione...e poi???

MARZO martedì 15, ore 20.45 - Oratorio parrocchiale Levada

^^^^^^^^^^^^^^^

Relatore dei seguenti incontri: Mons. Luciano Padovese, docente di teologia morale, direttore del Centro culturale A. Zanussi di Pordenone

2. Educazione ed etica. Il bello e il bene.

MARZO giovedì 24, ore 20.45- Ormelle Sala Bachelet

Vedi anche incontro del 31/03 (sotto)

3. Educare le emozioni e i sentimenti.

APRILE venerdì 8, ore 20.45 - Ponte di Piave Salone teatro parr.

4. Educarsi ed educare ad essere maschi e femmine.

APRILE venerdì 15, ore 20.45 - Levada

5. Come educare gli adolescenti nella fede.

APRILE venerdì 29, ore 20.45 - Ponte di Piave Salone teatro parrocchiale

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Si segnalano inoltre due incontri importanti,

organizzati da Caritas e Acli Punto Famiglia, probabilmente a Ormelle.

Avranno come tema la famiglia nelle sue relazioni all’interno e all’esterno,

il 31/03

e il 19/05.

Precisazioni in seguito.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Incontri precedenti:

- Educarsi: le nostre esperienze spirituali estive. La vita come strada, siamo pellegrini.

4-5-12 novembre 2010

- Educarsi, educare: è necessario? Dagli scritti e dall’esperienza di don Marco
Cinquetti.
giovedì 16 dicembre, ore 20.45 e domenica 19/12/2010, ore 15.00

- Il Quaderno de La Missione come strumento per EDUCARSI ed EDUCARE

Domenica 30 gennaio 2011, ore 15 o

Martedì 1 febbraio 2011 ore 20.45

Articolo presente nel Quaderno Estate 2010

SCELTE PER NUOVI STILI DI VITA

Incontri Missione 2009/2010 a Levada: ci eravamo proposte con questo titolo di “stimolarci e aiutarci a trovare i modi concreti di fare le scelte che cambino i nostri stili di vita, troppo superficiali o poco equilibrati tra vita interiore e decisioni di vita quotidiana. Perché le parole dette e ascoltate non restino parole ma diventino vita vera...” (Quaderno di ottobre 2009). Non so se la missione è stata compiuta ma certamente ne abbiamo avuto le occasioni. Ci siamo ispirate ai due testi di Mons. Luciano Padovese, “Nuovi stili di vita in un mondo che cambia”, “Vivere con intensità le piccole cose” e alle idee di alcuni incontri realizzati in passato su realtà ancora pregnanti: i temi sono stati apprezzati.

E’ stato molto ricco questo tragitto e alla fine viene da trarre un bilancio guardando sia alla presenza numerica sia, soprattutto, al coinvolgimento personale, di vita, esperienze, atteggiamenti, emozioni, pensieri, riflessioni... di guide e partecipanti alle riunioni. E’ stata significativa la prima ma molto più il secondo: è stato l’<oro> del nostro trovarci, la realtà più preziosa. La vita ha parlato, ce la siamo scambiata: è stato il valore aggiunto ad ogni incontro, la gioia più vera. Un farci da guida gli uni gli altri nella vita spirituale, in modo familiare e profondo. A volte sembrava di poter scrivere, con tutti questi contributi, quasi un manuale sui vari argomenti, utile per molti altri. Se c’era una chance di cambiamento in meglio per noi in questo poteva realizzarsi.

Viene però da domandarsi quanto ciascuno di noi che ha partecipato o che partecipa ad incontri formativi valuti importante questo più di altri aspetti o del numero dei partecipanti? quanto tempo diamo ad ascoltarci e ad ascoltare? quanto lasciamo che questo susciti emozioni, idee, elaborazioni di vita, occasioni di scambio con altri nella vita di ogni giorno e non solo in occasioni speciali? quanto ritorniamo su proposte già sentite per “ruminarle”, coinvolti come siamo in un modo di vivere che fugge sempre in cerca di novità? Il bilancio, per me, si può dire positivo solo se ci poniamo in ricerca di tali condizioni. La “ruminazione” è un termine che il cardinal Martini aveva attribuito a Maria, quando si dice nel Vangelo che “meditava nel suo cuore tutte queste cose” per dar loro un senso, per comprenderle più a fondo e cogliere ciò che il mistero di Dio chiedeva a lei. Ci sarebbe il desiderio qui di riportare parte delle riflessioni fatte insieme ma lo spazio non lo permette. Rimando perciò al nostro sito www.lamissione.it, dove le riporterò nel Centro di Levada. Sarà un modo, per chi desidera, per “ritornarci su” e prepararci alle giornate di agosto a S. Giustina Bellunese dove tratteremo di “una spiritualità adulta”.

Giornate per condividere ancora (non ci basta mai) amicizia e fede nel Movimento “La Missione. Viviamo un servizio reciproco, nella corresponsabilità di componenti e amici: ognuno si giova di quello che l’altro ha ed è. Crediamo che piccoli nuclei motivati di persone possano cambiare molti mondi, il proprio innanzitutto. “Coltivate l’amicizia, la vita affettiva, la gioia di vivere. Coltivate questi sogni diurni. Non sono utopie ma eutopie: non il non-luogo ma il buon-luogo della felicità” (D. Tonino Bello). Sognare: perché no?

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Resoconto di alcune parti delle riflessioni fatte.

§ Competizione e ritmi nevrotici: nella mia realtà, nella mia famiglia vivo l’affannamento, il poco ascolto, la crisi di valori e il non senso? Come rifletto su questo e che scelte opero per reagire? Scelgo e vivo nuovi stili di vita o resta solo un proposito che non ha seguito? Scelgo di assaporare, di cambiare ritmi (festina lente = corri lentamente, dicevano i latini), di non eccedere nel lavoro, di non badare solo alle cose superficiali, di pregare un po’ di più? Il senso di Dio mi aiuta a rivivere il senso dell’umano? Tutto questo lo ritengo un necessario-possibile?

§ Vita come mistero e dono, da accogliere: “Il viaggio più lungo che puoi fare è quello dentro te stesso” - “Nel profondo di te trovi Dio” (cfr S.Agostino). Da realizzare: reale o virtuale? Gesù afferma: “Se uno non prende ogni giorno la sua croce e mi segue…”, “Chi non raduna con me disperde”, “Non può un cieco guidare un altro cieco”, “Larga è la strada che porta alla perdizione e stretta quella che porta alla vita”… Commenti di gruppo: vita è dono, accetto e ringrazio; va scelta e accettata senza drammatizzare e imparando dagli sbagli; la difficoltà fa sentire vivi. Vita è avere amore, libertà, verità, fede e abbandono in Dio, pace interiore nella quotidianità, è la famiglia, è non pensare solo a sé ma vedere i bisogni delle persone amate; è la bellezza del creato, è perdono. Lo Spirito Santo ci aiuta a capire che la vita è un dono e a trovarne il significato (così arriva ad avere un senso anche la morte) con la guida della Parola di Dio.

§ Condividere prospettive oltre la precarietà: Prospettive = dal latino prospectare=guardare innanzi - previsioni, possibilità di futuri e positivi sviluppi / Precarietà=dal latino precarium=che si ottiene con preghiere, si concede per grazia – temporaneo, incerto, provvisorio, malsicuro, instabile, privo di garanzie per il futuro (dal vocabolario). Anche inquietudine, anzitutto dentro noi – stimolo e opportunità / Condividere = da con e dividere – spartire, suddividere, avere in comune con altri, essere pienamente d’accordo con qualcuno, appoggiare, approvare / Solidarietà=dal latino in solidum cioè obbligato in solido (restituire tutto) – appoggio, sostegno, sentimento di fratellanza, di vicendevole aiuto, materiale e morale esistente fra i membri di una società, di una collettività. Recuperare un NOI; non solo un IO sperduto, solitario, manipolato e manipolabile. Non chiudersi. Tenersi in cordata con qualche gruppo, parrocchia, famiglia, associazione, istituzione…

§ Come cogliere in modo consapevole e critico le notizie di oggi e interpretarle da cristiani: una riflessione su questo si trova nella sezione "Niente che valga la peNna" nel settore adulti/famiglie.

§ Bisogni e disagi di coppia: parliamo di patologia dell’amore o della vita di coppia. Che finisce con grave malattia, quali le separazioni o i divorzi come morte della coppia. Occorre chiedersi: ci si sposa per essere felici o infelici? Non è mai troppo tardi per chiederselo. Quando Dio ha fatto Adamo ed Eva ha dato a loro dei compiti: se volete essere felici dovete crescere insieme… Crescete e moltiplicatevi. Riempite la terra (vuol dire impegnarsi, stare insieme, costruire insieme e costruire la società). Ci si parla nella coppia? Uno dei disagi nasce dalla fatica di essere se stessi. Importante è l’accoglienza della diversità di ciascuno nella coppia. Il punto finale e molto importante sono i contenuti su cui lavorare. Il contenuto è imparare cosa vuol dire amare. Non è un discorso di sentimento e basta ma è un discorso di volontà, di disciplina. Per chi è credente vuol dire anche avere un aiuto dall’alto per la realtà del sacramento del matrimonio. “...vi siano spazi nella vostra unione e fate che i celesti venti danzino tra voi. Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio: lasciate piuttosto che ci sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.” Kahlil Gibran

§ Bioetica: inizio e fine vita sono realtà delicate in cui occorre equilibrio tra rispetto del valore della vita, che umanamente non è mai un mezzo ma un fine e che per il credente è sacra, e i progressi medici e tecnici che pongono questioni nuove e spesso difficili. Ci possono essere strumentalizzazioni ed è importante non trovarsi soli e non lasciare soli di fronte a decisioni complesse. Vivere è sentire di appartenere a relazioni che danno significato, sentirsi amati e poter amare. Non sempre oggi si riconosce che la vita è importante. Come far amare la vita? Promuovere la cultura della vita è aiutare le persone a vederne l’aspetto positivo e a viverla intensamente.

§ Condividere amicizia e fede nel Movimento “La Missione”: “…Fine dell’Associazione è promuovere l’animazione cristiana… di tutti gli ambienti e le persone soprattutto del mondo femminile, che sia possibile accostare…” (Statuto). I Centri Missione sono a servizio, nella corresponsabilità dei componenti e amici del gruppo, di ogni donna e persona: ognuno si giova di quello che l’altro ha ed è. I piccoli nuclei motivati di persone, donne in particolare (che hanno grandi risorse), sono quelli che possono cambiare molti mondi. Sono realtà di futuro per la società e la Chiesa nella condivisione di idee, fede, cuore.

§ Perché e come pregare: pregare è un bisogno dato dal sentirsi “precari”; è l’Amen, il lasciarsi portare da Dio, il sentirlo presente in un rapporto di reciprocità d’amicizia, pur dispari, che ci aiuti a scoprire il suo folle amore per noi, ad andare al fondo di noi stessi e a crescere. Usiamo la preghiera come lancia, freccia da inviare a Dio in vari momenti della giornata. Commenti in gruppo: con il tempo ho imparato a chiedere di meno nella preghiera; Dio mi ha accudito, guidato, mi ha fatto trovare luce e calore; mi affido a Dio perché Lui fa meglio di noi.

§ Le Beatitudini oggi: Gesù dice: Beati (=felici), quelli che… Le Beatitudini recuperano l’umano più vero. Le Beatitudini sono doni, rivelazioni di ciò che c’è già e va vissuto (Dio ci ha già impastati così). Ho già una perla preziosa. Questo dono va creduto: è una vocazione. Cristianesimo è felicità. è avere speranza. E’ lo stile di Gesù: vivere con il cuore di Dio, puro, mite, misericordioso… “Cristo non ha più Vangeli che essi leggano ancora. Ma ciò che facciamo in parole e in opere è il «vangelo» che si sta scrivendo”. (M. Pomilio, Il quinto evangelio) - “Senza Cristo e senza amore l’uomo è ancora quello della pietra e della fionda” (Salvatore Quasimodo).

Giancarla Zago